SC Johnson progetta di passare all’energia geotermica presso la sede principale, riducendo significativamente l’utilizzo energetico

L’azienda continua a diversificare il portfolio di energia pulita attraverso un approccio che tenga conto di tutte le componenti

RACINE, Wisconsin, 1 aprile 2019 – SC Johnson oggi annuncia il suo proposito di utilizzare energia geotermica per la sua sede principale a Racine, una mossa che ridurrà enormemente l’impatto ambientale dell’azienda e che mette l’azienda in posizione di leader nel settore privato durante il periodo di transizione a fonti più pulite e all’energia rinnovabile.

SC Johnson ha in mente di installare un sistema GeoExchange presso il suo famoso campus, progettato da Frank Lloyd Wright, per fornire sistemi di riscaldamento e raffreddamento sostenibili in tutti gli impianti, utilizzando la temperatura costante del pianeta Terra. Si stima che il progetto, in attesa di approvazione municipale e statale, potrà ridurre l’utilizzo di energia del 42 per cento. C’è un 40 per cento di riduzione data dalla diminuzione dei consumi dovuti all’implementazione di un sistema GeoExchange, inclusa la trasformazione dell’impianto di caldaie esistente in un nuovo efficiente impianto termoelettrico, e un’ulteriore 2 per cento di riduzione dovuta all’utilizzo dei pannelli fotovoltaici come energia rinnovabile.  Grazie anche ad altri progetti sostenibili, l’impianto risparmierà un ulteriore 15-20 per cento di utilizzo di energia, generando una riduzione totale in tutto l’impianto del 57-62 per cento dell’attuale carico di energia. 

“Come azienda globale, bisogna pensare al proprio impatto ambientale in tutti i luoghi in cui si opera e a come ridurre tale impatto”, ha detto Fisk Johnson, Presidente e Amministratore Delegato di SC Johnson. “Per guidare il settore in modo responsabile a livello ambientale bisogna iniziare a casa. Per noi questo ha significato osservare le nostre operazioni e trovare il modo per diminuire il nostro impatto, riducendo le emissioni di gas serra, occupandoci della qualità dell’aria e aumentando la quantità di energia compensata da fonti rinnovabili. Il passaggio all’energia geotermica nella nostra sede principale va di pari passo con la realizzazione di questi obiettivi.”

SC Johnson è stata per due anni leader del settore nell’utilizzo di energia rinnovabile per la produzione dei suoi prodotti. L’impegno dell’azienda nella riduzione del suo impatto ambientale e nell’utilizzo di un mix energetico diversificato e ricco di fonti rinnovabili è evidente nell’adozione oltre frontiera di energia eolica, solare e biocarburante:

  • Presso l’impianto di produzione dell’azienda a Surabaya, Indonesia, la pula dei chicchi di riso sono usati come combustibile per riscaldare l’acqua per la produzione. L’iniziativa ha ridotto significativamente l’utilizzo di combustibile fossile, portando una riduzione di 7.000 tonnellate di emissioni di gas serra all’anno.
  • Gli impianti produttivi in Cina, India, Indonesia e Messico hanno in atto progetti basati sull’energia solare per il riscaldamento dell’acqua.
  • Tre degli stabilimenti produttivi dell’azienda, Bay City, Michigan; Mijdrecht, Paesi Bassi; e Gorzow, Polonia, funzionano con il 100 per cento di energia eolica, mentre gli impianti a Mount Pleasant, nel Wisconsin (Waxdale) e Toluca, Messico, ricevono una parte della loro energia dal vento.
  • Waxdale genera inoltre l’85 per cento della sua energia tramite gas naturale a combustione pulita. Il metano di una discarica pubblica nelle vicinanze genera il 28 per cento dell’energia dell’impianto. Il restante 57 per cento deriva da un secondo sistema di cogenerazione che utilizza gas naturale a combustione pulita. 

Nel complesso, l’impegno di SC Johnson ha portato una riduzione del 62 per cento delle emissioni di gas serra nei suoi stabilimenti produttivi a livello mondiale rispetto al riferimento aziendale del 2000. 

“Presso SC Johnson abbiamo iniziato a utilizzare energia rinnovabile più di 15 anni fa per produrre prodotti come Windex, Pronto e altri”, ha detto Johnson. “Oggi, un terzo del nostro consumo energetico globale proviene da fonti rinnovabili. È un investimento, ma è la cosa giusta, ora e per il futuro.”

L’edificio degli uffici amministrativi di SC Johnson, che resta l’unica sede centrale operativa aziendale progettata da Wright, è stato inaugurato 80 anni fa, nel 1939. Inoltre, circa 1.207 mq di pannelli fotovoltaici (o circa 620 pannelli) saranno installati sui tetti dell’edificio della parte ovest del campus aziendale. Un campo pozzi GeoExchange sarà situato sotto un’area di parcheggio a nordovest e un impianto di caldaie esistente sarà convertito in un impianto termoelettrico di nuova generazione.

L’installazione del sistema GeoExchange, che riutilizza l’energia in un modo altamente efficiente, ma non è considerato rinnovabile, ha migliorato significativamente l’efficienza presso la sede generale di SC Johnson. I pannelli fotovoltaici avranno l’importante funzione di compensare il consumo energetico della rete con energia rinnovabile autoprodotta. SC Johnson spera di completare l’installazione del parco GeoExchange entro l’autunno del 2019, convertendo tutto il campus a nuovo impianto termoelettrico entro l’autunno del 2020.
Le turbine eoliche di proprietà aziendale sono operative a Mijdrecht e Waxdale; l’impianto in Wisconsin ha due turbine operative, ciascuna alta 126 metri e per poterle utilizzare entrambe è necessaria l’approvazione da parte dell’Amministrazione federale dell’Aviazione statunitense. A Mijdrecht, la turbina alta 80 metri genera quasi la metà della quantità di energia necessaria per lo stabilimento di 278.000 mq, e il restante fabbisogno viene fornito dall’energia eolica acquistata. 

Benché l’utilizzo di turbine eoliche nelle aree urbane affollate possa risultare difficoltoso, gli impatti ambientali positivi rendono valido lo sforzo. Le turbine eoliche Waxdale generano 8 milioni di kWh di elettricità all’anno: energia sufficiente per 770 abitazioni. L’utilizzo di queste turbine fa risparmiare circa 6.000 tonnellate di emissioni di carbonio rispetto a quello che sarebbe stato generato utilizzando il combustibile fossile. 

“SC Johnson ha preso l’impegno di diversificare le fonti energetiche e di dare priorità all’utilizzo di fonti rinnovabili laddove possibile”, ha detto Johnson. “Il nostro lavoro è lungi dall’essere concluso, siamo entusiasti nel fare la nostra parte nella sede in Racine con il sistema GeoExchange presso la sede centrale. Ma riteniamo anche che la riduzione del nostro impatto ambientale nel mondo abbia un impatto positivo sulle comunità che serviamo.” 

* GeoExchange è un marchio registrato di Geothermal Heat Pump Consortium Inc. d/b/a Geothermal Exchange Organization.

SC Johnson è un’azienda di famiglia che ha come obiettivi la realizzazione di prodotti innovativi e di alta qualità, l’eccellenza dei luoghi di lavoro e l’impegno a lungo termine nei confronti dell’ambiente e delle comunità in cui opera. Con sede centrale negli Stati Uniti, l’azienda è uno dei principali produttori al mondo di prodotti detergenti per la casa, prodotti per la conservazione domestica, deodoranti per ambiente, prodotti per la disinfestazione e prodotti per scarpe, nonché di prodotti professionali. Commercializza marchi famosi come GLADE®, KIWI®, OFF!®, PRONTO®, RAID®, SCRUBBING BUBBLES®, SHOUT®, WINDEX® e ZIPLOC® negli Stati Uniti e non solo; tra i marchi commercializzati al di fuori degli Stati Uniti, citiamo AUTAN®, BAYGON®, BRISE®, KABIKILLER®, KLEAR®, MR MUSCLE® e RIDSECT®. Con i suoi 133 anni di storia, l’azienda genera vendite per un valore di 10 miliardi di dollari, dà lavoro a circa 13.000 persone nel mondo e vende i propri prodotti in quasi in tutti i Paesi del mondo. www.scjohnson.com