Tutti i potenziali ingredienti presenti sulla Terra – anche l’ossigeno e l’acqua – possono essere tossici se presenti in quantità sufficientemente alta. Per ogni ingrediente, quindi, identifichiamo la quantità sicura e quella non sicura all’interno del prodotto cui è destinato. Ovviamente esistono standard di settore in fatto di sicurezza. SC Johnson, però, va oltre.
Partiamo da una valutazione dei pericoli, basata sulle informazioni tratte dalla nostra continua raccolta di dati. Quando emerge un potenziale pericolo, valutiamo l’ingrediente per stabilire in quale concentrazione può essere usato senza causare alcun effetto avverso noto sulla salute umana o sull’ambiente, sempre che una tale concentrazione ammissibile esista. Quello è il livello sicuro.
Passiamo poi a una valutazione aggiuntiva incentrata sull’esposizione. Gli scienziati di SC Johnson esaminano gli usi previsti del prodotto e i gli altri potenziali usi che i consumatori potrebbero farne. Prendiamo in esame il più ampio ventaglio possibile di usi potenziali e oltre, per poi selezionare quali ingredienti useremo e a quale livello.
Ad esempio, nel caso di un prodotto per la pulizia che molto probabilmente verrà usato una volta a settimana, analizziamo quale può essere il livello di esposizione a un certo ingrediente se il prodotto viene usato varie volte al giorno.
Prendiamo in considerazione tutti i modi in cui i consumatori potrebbero usare un prodotto o entrare in contatto con esso: un prodotto per la pulizia dei vetri, ad esempio, potrebbe essere usato su un piano di lavoro della cucina su cui si prepara il cibo. Valutiamo tutti questi scenari di utilizzo e li moltiplichiamo ulteriormente, per creare un fattore di sicurezza ancora più elevato e più cauto.
In ogni scenario, il nostro obiettivo è determinare il livello di “uso più che sicuro”. Tale livello diventerà la concentrazione di ingrediente consentita agli scienziati di SC Johnson per portare avanti lo sviluppo del prodotto in questione.