Certo, non siamo l’unica azienda ad avere una coscienza sociale, ma siamo orgogliosi della nostra lunga storia di coinvolgimento nelle comunità. Il nostro fondatore,
Samuel Curtis Johnson, donava parte di ogni suo stipendio a favore di iniziative civiche ed era molto attivo nei programmi di sostegno ai giovani. Per lui significava molto a livello personale e noi abbiamo cercato di tenere vivo quello spirito attraverso le generazioni.
Detto questo, in SC Johnson non esiste un programma formale che incentivi il volontariato con permessi retribuiti. Pensiamo che pagare le persone affinché facciano volontariato sia una contraddizione rispetto alla generosità con cui i volontari si mettono a disposizione. Con un permesso retribuito, il volontariato diventa come un normale giorno di lavoro.
Questa assenza di incentivi non ferma però le persone di SC Johnson, che in tutto il mondo fanno parte di comitati locali, aiutano i servizi sociali e dedicano tempo libero a iniziative per il miglioramento delle proprie comunità. Ne siamo davvero orgogliosi.